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In occasione di INTOUR 2022, organizzato dalla rete di Museocity, il Centro Artistico Alik Cavaliere è lieta di ospitare la mostra

AVERE PAURA

dal 22 al 24 ottobre 2022

Opere degli allievi del Corso Magistrale in Arti Visive, 2022 – Università Iuav di Venezia

A cura di Camilla Salvaneschi e Angela Vettese

Di cosa abbiamo paura? Quali sono gli aspetti che più muovono il nostro desiderio di fuga, di negazione, di riparo in un rifugio protettivo? Temiamo l’altro e la sua aggressività, la malattia e la morte, le condizioni estreme dell’esistenza così come il futuro e le incognite che ci presenta. Siamo terrorizzati dal non saperci adattare e fare fronte alla necessità di essere forti.

Catalogata come una delle emozioni cardinali del nostro vivere, del resto, la paura ci mantiene anche in vita, segnalandoci le situazioni nelle quali dobbiamo alzare le difese e recuperare il massimo della lucidità. Su questo tema, atavico ma anche presentissimo, reso attuale dalle condizioni geopolitiche, dalle innovazioni tecnologiche, dallo sconvolgimento naturale che ci troviamo di fronte, hanno lavorato gli studenti del laboratorio di Arti Visive svoltosi tra il febbraio e il giugno 2022, guidato da Angela Vettese e Camilla Salvaneschi al’Università Iuav di Venezia. Dal laboratorio 2022, iniziato nel giorno in cui ha tragicamente preso avvio il conflitto russo-ucraino e ancora durante la pandemia Covid, attorno al tema della PAURA sono nati lavori che si inerpicano in territori svariati: come sparire da Internet, come affrontare il timore di essere presi per pazzi, come superare il panico generato da alcuni passi di cartoni animati per bambini, come costruirsi un riparo, come prepararsi a un mondo in cui la democrazia è minacciata da continui litigi in parlamento, come affrontare il timore del cancro. E così via, in un succedersi di video, sculture, siti web, installazioni visive e sonore senza limite di tecnica; alla base, una piattaforma teorica che passa dal mito della caverna di Platone per arrivare al pessimismo di Hobbes e di pensatori contemporanei quali Bruno Latour, Byung-Chul Han, Saskia Sassen tra gli altri. Sempre oscillando tra le due facce di una stessa medaglia: la paura è un’arma letale, ma anche un sistema di difesa.

Un panorama completo del laboratorio di quest’anno, ma anche dei due precedenti, può essere visionati nel sito www.visualartsiuav.com

Per questa mostra milanese, sono stati selezionati solo alcuni dei lavori creati nel laboratorio, scelti tra gli altri perché considerati i più adatti agli spazi del Centro Artistico Alik Cavaliere.

In particolare sono presenti:

Defne Ar e Filippo Perale con un’opera in cui centinaia di persone hanno risposto a domande online sull’esperienza della malattia, Sara Armellin, Simone Galiazzo, Mariachiara Merendino con un montaggio di momenti in cui abbiamo imparato dai film di Walt Disney a imparare come si affronta la suspance, Silvia Berry e Simone Fancello che hanno raccolto oggetti adatti ai riti di evocazione e allontanamento del male, Diana Caponi e Luca Rossi che raccontano il bivio simbolico tra bianco e nero, Lorenzo Ercoli, Giacomo Furlan e More Healing che affrontano il gioco, ma anche la difficoltà di sopravvivere in condizioni estreme.

Orari mostra:
sabato 22, dalle ore 14 alle 21 (alle 19 brindisi di inaugurazione)
domenica 23 e lunedì 24, ore 14-18

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Il Corso di Laurea Magistrale in Arti Visive dell’Università Iuav di Venezia è nato nel 2001 sotto la direzione di Angela Vettese, con una formula unica nelle università pubbliche italiane che accosta momenti di approfondimento teorico – i normali corsi con esami – con laboratori progettuali, spesso tenuti da artisti o curatori tra i migliori dell’arte contemporanea. Tra gli ex allievi emersi in oltre vent’anni dal Corso Iuav in Arti Visive, ricordiamo giovani già rinomati come Mara Ambrozic, Elena Mazzi, Giada Pellicari, Pietro Rigolo, Alberto Tadiello, Diego Tonus, Emilio Vavarella, Pietro Rigolo, Diego Tonus, Alberto Tadiello, Lisa Andreani e molti altri che stanno facendosi strada sia come direttori di museo, curatori indipendenti, scrittori d’arte e artisti: all’ultima Biennale di Venezia, ancora in corso, la ricerca storica è stata affidata a Stefano Mudu e il solo giovane italiano invitato è stato Diego Marcon, entrambi formatisi allo Iuav.