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E sarà sempre di tutti quelli che…

E sarà sempre di tutti quelli che credono con la loro arte di defraudare la natura

Bronzo e acciaio, 140 x 450 x 120

Nella seconda metà degli anni ’60 del Novecento, Cavaliere comincia un’approfondita ricerca sull’uso contemporaneo di materiali differenti che lo porta di lì a pochi anni a concepire opere in cui il bronzo si intreccia con l’acciaio, l’acqua, il legno, le materie plastiche, gli altri metalli, i colori, le stoffe. Il primo importante testimone di questa esigenza di rinnovamento, di una nuova luce creativa, è proprio l’opera che presentiamo. Questa scultura è unica e speciale anche perché con essa Cavaliere comincia a mutare le dimensioni del racconto in rapporto allo spazio, precorrendo le installazioni che dal ’69 alla morte lo accompagnano nella seconda parte della sua opera. È però una scultura che, nella sua diversità, ricorda e riassume i motivi dell’ispirazione di Cavaliere riguardo alla Natura, sottolineando già anche dal titolo suggestivo (E sarà sempre di tutti quelli che credono con la loro arte di defraudare la natura), che il tentativo di darle un ordine che la ingabbi e la controlli, che la sezioni e la ordini, è destinato a fallire. La Natura raccontata da Alik (si può tanto più pensare al ciclo dei W la libertà che comincia poco dopo), infatti, riprende i suoi spazi e si presenta indomita e inesausta, assommando in sé gli opposti e armonizzandoli in una concordia-discordia che evoca insieme la fecondità della vita e la legge della morte, infinita energia e infinita fragilità.

Esposizioni

  • 1968, Kunsthalle, Norimberga
  • 1968, Palazzo Chiericati, Museo civico di Vicenza
  • 2018, Palazzo Litta, Milano

Bibliografia

Alik Cavaliere, 1967, ill. pp. 18, 76-77

Alternative attuali, 1968, ill. p. 552

Ballo, 1968a, n. 33

Ballo, 1968b, n. 24

“Artigianato”, 1992, ill. p. 17

Schwarz, 1995, ill. p. 294

“Alik Cavaliere. L’universo verde”, catalogo della mostra, 2018, ill. p. 113

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