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Apollo e Dafne

Apollo e Dafne
44 elementi di bronzo, poliuretano espanso, acciaio lucido, specchio, 385x600x450 cm., Archivio Cavaliere, Milano

dell’allestimento fanno parte:

  • Apollo – poliuretano espanso
  • Dafne – poliuretano espanso con elementi in bronzo
  • Palude con grandi foglie
  • 15 pezzi, bronzo
  • Rete metallica a grandi nodi
  • bronzo

Esposizioni

  • 1971, Galleria Schwarz, Milano
  • 1992, Palazzo Reale, Milano
  • 2005, Galleria d’Arte moderna Palazzo Forti, Verona

Bibliografia

Dypréau, Elements pour une confrontation et une rélation, in Alik Cavaliere, 3 enviroments, Galleria Schwartz, Milano 1971, ill

Interpretazioni di un mito ellenico, Arte 80, Roma 1973, ill. p.73

Alik Cavaliere, in “Arte mercato”, anno VI, n.1, Milano,1974, ill. pp.282-283

Segala, Le mie sculture sono una regia, in “Epoca”, Milano, 9 aprile1982, ill. p.84

A Milano, lo studio di Alik Cavaliere, in “Abitare”, Milano, novembre1985, ill., p.72

Pancera, Alik fabbricante di labirinti, in “Arte”,n.180, Milano1987, ill.
Galliani, Tatto, progetto, surroundings, in “Casa oggi”, Milano, aprile1990, ill. pp.118-9
Meneguzzo, Senza percorso, in “Fashion”, Milano, 26 giugno1990, ill. p.75

“Artigianato”, n. 8, Milano, dicembre1992, ill. p.14

I luoghi circostanti, a cura di G. Ballo, catalogo della mostra (Palazzo Reale, Milano, 21 maggio-21 luglio1992, ill. p. 95

Gatti, Alik Cavaliere, in “Artigianato”, Milano, ottobre-dicembre1999, ill. p.47
Perazzi, Il Cavaliere segreto, in “Io donna”, n.38, Milano, 22 settembre 2001, ill. p.189

Alik Cavaliere a Verona, in “Abitare”, Milano, ottobre 2005, ill. p.120

Alik Cavaliere, racconto-mito-magia, in “Carnet Verona”, ottobre 2005, ill.

Alik Cavaliere, racconto-mito-magia, a cura di G. Cortenova , U. Eco, D. Fo, A. Schwarz, M. Spinella, E. Tadini, V. Ferrari catalogo della mostra (Galleria d’Arte moderna Palazzo Forti, Verona, 16 ottobre 2005-29 gennaio 2006), Palazzo Forti-Marsilio, Venezia 2005, n. 57,pp. 126-127,128-9, 187.

Alik Cavaliere, racconto-mito-magia, in “Arte Cornice”, novembre2005, ill.

Alik Cavaliere, la scultura protagonista a Palazzo Forti, in “In Città”, Verona, 5 ottobre 2005, ill.

Alik Cavaliere, racconto-mito-magia, a cura di G. Cortenova et al., catalogo della mostra (Galleria d’Arte moderna Palazzo Forti, Verona, 16 ottobre 2005-29 gennaio 2006), Palazzo Forti-Marsilio, Venezia 2005, n. 57,pp. 126-127,128-9, 187.

Atmosfere naturali tradotte in poetico bronzo, in “L’Adige”, Verona, 15 ottobre2005, ill.

Cafarelli, Alik Cavaliere, “questo è un periodo meraviglioso”, in Terzoocchio, Bologna, dicembre 2005, ill.
Crispolti, Le forme del racconto, in “AD, Architettural Digest”, Milano, ottobre 2005, ill. p.179
T. Ferrari, La moglie: fascino unito a spiccata problematicità, in “L’Arena”, Verona, 13 ottobre 2005, ill.

La mostra, in “Abitare”, settembre 2005, ill.

Lorenzi, I labirinti di un Cavaliere ariostesco, in “Giornale di Brescia”, 5 dicembre 2005, ill.
Molon, Alik Cavaliere, in “Verona fedele”, 30 ottobre 2005, ill.

In un suo scritto del 1967, Alik afferma:

Poter creare immagini nello spazio, farle muovere e mutare – persino farle divenire spettacolo nel senso più ampio della parola – e nel tempo stesso poterle improvvisamente congelare nella ieraticità del “monumento”. Distruggere e ironizzare attraverso questo continuo, mutevole “spettacolo scultura” i nostri miti e nel tempo stesso ricrearli o crearne di altri, da distruggere e ricreare immediatamente dopo. (…) E’ del nostro tempo anche l’affascinante e complesso problema della ripetizione, della diffusione e la possibilità di un differente “uso” di un’opera. La scultura: quest’arte che ci permette di entrare, di circolarvi in mezzo, di divenirne parte. Queste opere che rapidamente si deteriorano e distruggono mutando spesso la nostra volontà e nel tempo stesso resistono oltre le nostre brevi intenzioni.

E nel catalogo della mostra alla Galleria Schwarz (3 enviroments, Galleria Schwartz, Milano 1971),

l’artista spiega:

In Apollo e Dafne è la natura che riprende il proprio dominio sull’uomo, sul quale si vendica riprendendosi la donna e privandolo di un amore che non ha saputo conquistarsi. Una natura solo in parte da paradiso terrestre, in parte ostile. Una natura che genera oltre sé stessa immagini e fantasmi. E’ in parte impenetrabile, indecifrabile. Vi sono radici per ogni dove ed oggetti perduti sul piano.

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