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Installazione “Alik in Wonderland”, realizzata con tessuti I-mesh, a cura di Francesca Molteni, con Margherita Palli, Alice Gramigna e Gianluca Cesana.
Illuminazione Luca Bolla.DESIGN WEEK 2013 Milan a cura del dipartimento di scenografia della NABA

Un giardino delle meraviglie. Sculture, suoni, colori e un fidato assistente a raccontare, con voce da cappellaio matto, i momenti più belli vissuti in compagnia di “una persona dalla sensibilità straordinaria”. È questo Alik in wonderland , installazione realizzata all’interno dei bei locali di un convento del seicento, ora centro Cavaliere, dedicato al grande scultore scomparso nel 1998, che in questo luogo lavorò negli ultimi dieci anni della sua attività.

Grazie al potere riflettente dell’I-MESH, fibra in forma di griglia multi-assiale prodotta da Sailmaker International SpA, le due curatrici Francesca Molteni e Margherita Palli hanno realizzato un percorso suggestivo, in cui le opere dell’artista sono state immerse in un’atmosfera fantasiosa, data anche dal progetto di illuminazione LED di Luca Bolla per Laluce. Sulle “vele” realizzate in questo particolare materiale, dal potere fonoassorbente e protettivo (ecco perché può essere utilizzato efficacemente per coprire le facciate di edifici) sono stati proiettati i simboli del racconto di Lewis Carroll: semi delle carte da gioco (fanti, nella storia, della Regina di Cuori), funghi magici in grado di modificare la statura della piccola protagonista, bianconigli sempre di fretta. Il tutto scandito dal tic tac degli orologi a cucù Mirror, realizzati ad hoc da Marco Acerbis per Diamantini&Domeniconi.

Alik in Wonderland: arte, voci e colori